Visita Urologica
Che cos’è?
La visita urologica è una visita medica che viene effettuata dall’Urologo, ovvero dal Medico specialista nello studio e nella cura delle malattie dell’apparato urinario.
A cosa serve?
La visita specialistica urologica ha come obiettivo quello di diagnosticare, escludere o monitorare un disturbo di carattere urologico, come la calcolosi delle vie urinarie, le infezioni delle basse vie urinarie, le infezioni genitali maschili (ad esempio, le prostatiti) l’incontinenza, i disturbi legati alle funzioni sessuali e le neoplasie.
Come si svolge?
Durante la visita medica il Medico Specialista si occupa di raccogliere un’accurata anamnesi del paziente, indagando eventuali sintomi relativi alla minzione o alla sfera sessuale, l’assunzione di farmaci, le abitudini del paziente stesso e la familiarità per determinate patologie pregresse.
Una volta raccolta l’anamnesi del paziente, Il Medico Urologo procede poi all’esame obiettivo urologico: a seconda della sintomatologia riferita, valuta con un’ispezione accorta dell’addome l’eventuale presenza di masse per indagare un possibile mancato svuotamento della vescica (globo vescicale), la regione lombare per riscontrare eventuali dolori alla palpazione renale ed i genitali esterni per terminare la visita, nell’uomo con l’esplorazione digito-rettale per il controllo della prostata, nella donna con l’esplorazione vaginale.
Quanto dura?
La visita urologica dura in media 20 minuti.
Norme di preparazione
La visita urologica non prevede una preparazione specifica, per quanto si raccomanda di portare in visione tutta la eventuale documentazione medica precedente.
Esame delle urine
Che cos’è?
L’esame delle urine, analisi chimico-fisica che consta di un insieme di diversi test necessari a rivelare o misurare vari componenti che vengono eliminati nelle urine, tra cui prodotti fisiologici o patologici del metabolismo, cellule, batteri e frammenti cellulari.
A cosa serve?
L’esame completo delle urine viene richiesto sia per indagare diverse patologie metaboliche, sia per verificare lo stato di funzionamento del rene, la pervietà dell’apparato escretore e la presenza di infezioni delle vie urinarie: il campione di urine andrebbe raccolto preferibilmente di mattina, appena dopo essersi svegliati (il momento in cui le urine sono più concentrate ed è più facile evidenziare eventuali risultati patologici), dopo aver scartato il primo getto e conservando quindi il cosiddetto “mitto intermedio”.
Ecografia dell’apparato urinario
Che cos’è?
L’ecografia dell’apparato urinario è un esame abbastanza rapido e non invasivo utile per evidenziare l’anatomia e la funzionalità degli organi dell’apparato urinario.
A cosa serve?
Consente di osservare la morfologia dei reni e della vescica, studiando la presenza di eventuali ostruzioni che posso essere dovuta a patologie più o meno gravi, a partire da patologie benigne abbastanza diffuse nella popolazione generale come i calcoli o le cisti renali, fino a patologie più rare come le malformazioni congenite e le neoplasie.
Come si svolge?
Il paziente viene invitato ad adagiarsi sul lettino in posizione supina sul fianco, e dopo aver applicato una piccola quantità di gel sulla pelle del paziente a livello addominale e lombare, il Medico appoggia e muove, sulla parte anatomica in esame, una sonda ecografica in grado di produrre immagini fedeli alle strutture esaminate.
Quanto dura?
L’esame dura in media 20 minuti.
Norme di preparazione
Questo esame richiede una preliminare moderata distensione della vescica, ottenibile astenendosi dalla minzione per 3-5 ore prima dell’esame e assumendo 1 litro di acqua un’ora e trenta minuti prima dell’esame.
Test del PSA
Che cos’è?
Il test del PSA è un esame del sangue per determinare il livello dell’Antigene Prostatico Specifico (PSA).
A cosa serve?
Il test può identificare tumori della prostata in fase iniziale, anche molto prima che siano individuabili attraverso l’esplorazione digitale o che siano presenti i sintomi della patologia. Secondo le più recenti linee guida AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) il dosaggio del PSA può essere offerto agli uomini con una attesa di vita maggiore di 10 anni che lo desiderino, purché essi siano informati dei rischi e dei benefici legati alla somministrazione del test e con le azioni conseguenti al risultato dello stesso; in uomini di età compresa fra 40 e 50 anni, con fattori di rischio come familiarità o etnia, l’opportunità di un monitoraggio con PSA dovrebbe essere discussa caso per caso con il Medico.
Se vengono riscontrati livelli elevati di PSA al test, viene valutata con il paziente la possibilità di eseguire un’ecografia prostatica trans-rettale ed eventualmente una biopsia prostatica eseguibili presso la nostra stessa struttura.
Ecografia prostatica transrettale
Che cos’è?
L’ecografia prostatica transrettale è un esame diagnostico che consente di verificare le dimensioni e la morfologia della prostata.
A cosa serve?
Viene generalmente richiesto in presenza di sintomi sospetti, come la difficoltà nella minzione, l’infertilità, i valori di PSA elevati o anomalie morfologiche rilevate durante un’esplorazione rettale.
Come si svolge?
Durante l’esecuzione dell’esame, il paziente è sdraiato sul fianco destro, con le cosce flesse verso il petto: prima di introdurre la sonda il Medico effettua un’esplorazione digito-rettale, per verificare che non vi siano controindicazioni all’esecuzione dell’esame, e dopodiché inserisce la sonda opportunamente lubrificata nel canale anale, iniziando ad ottenere sul monitor le immagini da cui analizzare il volume, la forma, la presenza di eventuali calcificazioni della prostata ed ottenere informazioni sullo stato delle vescicole seminali e sullo spessore del muscolo detrusore (muscolo della vescica che permette la minzione). Qualora durante l’esecuzione dell’esame si riscontrino aree ecografiche sospette, inoltre, è possibile eseguire campionamenti bioptici eco-guidati della ghiandola che vengono inviati al Laboratorio di Anatomia Patologica per ottenere diagnosi di certezza in pochi giorni: l’esecuzione della biopsia si rende quindi necessaria ogni qualvolta sussista un fondato sospetto di cancro alla prostata, che rappresenta il tipo di cancro più diffuso nel sesso maschile.
Le più comuni indicazioni all’esecuzione di biopsia transrettale sono:
- il rialzo persistente dei livelli di PSA
- esame digitorettale positivo per la presenza di nodulo/i palpabile/i
Il prelievo bioptico si esegue in anestesia locale previa preparazione indicata dallo specialista.
Norme di preparazione
L’esame non è pericoloso e non prevede l’emissione di radiazioni, ma richiede che l’ampolla rettale sia completamente vuota: per questo, 3-4 ore prima dell’esame il paziente dovrà eseguire un clistere.
Uroflussimetria
Che cos’è?
L’uroflussimetria è un esame diagnostico urodinamico di semplice esecuzione e non invasivo.
A cosa serve?
Viene generalmente richiesto in tutti i pazienti che riferiscono sintomi dello svuotamento vescicale con alterazioni del flusso minzionale, tipicamente ad esempio il paziente con sintomi del basso tratto urinario associati ad ipertrofia prostatica.
Come si svolge?
Per l’esecuzione dell’esame si richiede al paziente di urinare in un apposito strumento, il flussometro, che ha le sembianze di un normale water ma che in realtà attraverso una tecnologia elettronica permette di misurare il flusso minzionale momento per momento e di riprodurlo in forma grafica, evidenziando eventuali anomalie di natura ad esempio ostruttiva e valutando, tra le altre cose, il “residuo post-minzionale”, cioè la quantità di urina che rimane all’interno della vescica dopo aver urinato.
Norme di preparazione
Per l’esecuzione dell’esame è necessario presentarsi con la vescica piena nella giusta quantità. Per questo, il paziente non dovrà urinare per un’ora prima, bevendo in quel lasso di tempo almeno mezzo litro d’acqua naturale.